Caro Tamponi,
il suo cognome tipicamente gallurese, riscontrabile infatti tra Sassari, Gallura ed anche Tortolì potrebbe corrispondere all’omonimo vocabolo indicante uno speciale banco da lavoro usato dagli artigiani del sughero, che avrebbe riscontro nell’italiano tampone (turacciolo).
Altra possibilità è l’accrescitivo di tampu (tafano), oppure cuscinetto del timbro da italiano tampone.
Altra possibilità è la derivazione da antico nome muliebre sardiano da tamum (essere sbalordito) e bunum (bontà), da cui tam-bunu con significato bontà sbalorditiva.
Nel 1600 in Sassari si aveva anche Tamboni.