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Sos ciciones cun ghisadu de iveghe e sa mendula bellinda de Bessude
Bessude è un piccolo paesino di 412 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Logudoro-Meilogu.
I primi abitanti del luogo risalgono al lontano periodo prenuragico e nuragico, così come lo documentano alcune - domus de janas - e il nuraghe di San Teodoro in prossimità del borgo.
Bessude nel XIII secolo faceva parte del giudicato di Torres, poi venne accorpato alla curatoria di Caputabbas.
Nel 1259 il paese passò sotto il dominio dei Doria e successivamente sotto quello degli aragonesi.
Nel XVI secolo la popolazione fu colpita da un improvviso focolaio di peste che perversò per diversi anni, sterminando un gran numero di abitanti.
Nel 1636 la borgata venne integrata nel marchesato di Montemaggiore e nel 1839 la stessa venne liberata dai Manca, i quali furono anche gli ultimi vassalli.
Oggi Bessude è un delizioso paesino dove gli abitanti mantengono saldo il contatto con le tradizioni contadine ed è caratterizzato da scorci in cui la natura è ancora sovrana, ma forte è stato anche il rispetto della storia e del passato.
L’economia del paese ruota intorno all’iniziativa di famiglie dedite alla pastorizia, alla passione per l’orticoltura, alla coltivazione della terra, alla cura degli olivi, degli alberi da frutta e in particolare dei mandorleti, in cui ancora oggi le varie tecniche di lavorazione resistono nel tempo.
Il fiore all’occhiello del paese è la coltivazione dei mandorli e la raccolta dei suoi frutti rappresenta un importante contributo all’economia delle famiglie.
Il mandorlo ha origini antichissime, si hanno notizie già nella prima parte dell’Età del Bronzo.